Rimborso del biglietto aereo ovvero del treno acquistato su internet. E’ possibile esercitare il diritto di ripensamento?
Negli ultimi mesi abbiamo ricevuto frequenti richieste da parte dei fruitori dei servizi della rete i quali ci chiedono che cosa possono fare nel caso di errore nell’acquisto di un biglietto aereo e ferroviari su internet per es. errore nella selezione della data, orario ecc. ovvero nel caso in cui l’errore venga commesso dal vettore (aereo, ferroviario, navale), per es. selezione di una data ed emissione di un biglietto con data diversa.
Vi è da dire che generalmente i vettori aerei e ferroviari permettono, tramite una procedura apposita, di procedere all’annullamento dell’acquisto e di conseguenza riaccreditano la somma versata.
Tuttavia, ci è stato segnalato da parte di alcuni viaggiatori, che alcuni vettori anche in caso di errore a loro attribuibile, si sono rifiutati di procedere al rimborso delle somme.
Ebbene vi è da dire che questa rappresenta una vera e propria pratica commerciale scorretta.
Infatti, l’acquisto di un biglietto aereo o ferroviario tramite internet, per quanto sia ormai una pratica diffusissima, rientra nelle tutele dei c.d. contratti a distanza ovvero contratti che il consumatore conclude al di fuori dei locali commerciali. Relativamente a detti contratti, il codice del consumo riconosce il c.d. diritto di ripensamento, ovvero il diritto per il consumatore di recedere dal contratto, senza alcun motivo, entro dieci giorni dall’acquisto. Pertanto, ove l’acquirente del biglietto facesse valere l’errore nell’acquisto al vettore, entro i dieci giorni, dichiarando in ogni caso di voler recedere dal contratto ai sensi dell’art. 64 del codice del consumo (c.d. diritto di ripensamento), il vettore non potrebbe che procedere al rimborso della cifra pagata.
Il diritto di ripensamento si esercita con l’invio di una comunicazione scritta alla sede del vettore mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento.
La comunicazione può essere inviata, entro lo stesso termine, anche mediante telegramma, telex, posta elettronica e fax, a condizione che sia confermata entro le quarantotto ore successive mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento.
La raccomandata si intende spedita in tempo utile se consegnata all’ufficio postale accettante entro i termini previsti dal codice o dal contratto, ove diversi.
Per le ipotesi in cui il diritto di recesso sia espressamente previsto nell’offerta o nell’informativa, può anche esercitarsi, invece che con lettera raccomandata con ricevuta di ritorno, con un altro mezzo di comunicazione (es. email, fax, con la restituzione del bene acquistato, ecc.), da effettuarsi sempre entro il termine di dieci giorni, di quanto acquistato.